Ѐ stata considerata l’arma più potente della storia, la reliquia religiosa più affascinante e l’oggetto di culto più ambito per secoli. La lancia di Longino è solo apparentemente una lama lunga poco più di 50 centimetri. In quel metallo è custodita una leggenda che ancora oggi fa parlare di sé e che noi de la pagina mancante vogliamo raccontarvi.
Una storia che inizia dalla Crocifissione. Gesù Cristo è stato da poco issato sulla croce quando il suo corpo viene ulteriormente oltraggiato da un centurione romano, Cassio Longino. Il soldato con una lancia colpisce il costato di Cristo e lo trafigge. Da quel momento quell’arma assume un valore particolare, perché entrata in contatto con il sangue di Gesù.
Nel corso dei secoli il fascino di questa reliquia è notevolmente aumentato. Tutti la desideravano, convinti del suo potere, convinti che possederla significasse diventare invincibili. Passò di mano in mano tra gli imperatori romani: Massimiano, Costanzo Cloro, Costantino e Teodosio. Poi la lancia passò a Carlo Martello, re dei Franchi tra il VII e l’VIII secolo, al nipote ben più famoso Carlo Magno fino all’imperatore del Sacro Romano Impero Ottone I il Grande. Da allora la lancia rimase in mano tedesca fino a Federico Barbarossa (XII secolo) per poi passare alla famiglia austriaca degli Asburgo che la collocò nel palazzo Hofburg di Vienna.
Lì rimase fino al 1938 quando un altro uomo decise di prendere la lancia con sé, affascinato, ancora una volta, dal suo potere: Adolf Hitler. Il dittatore tedesco rimase molto colpito da quell’oggetto nel 1909 quando ancora ventenne visitò il palazzo Hofburg. La sua attenzione venne attirata dalla lancia di Longino che da quel momento divenne per lui un pensiero fisso.
Solo con l’annessione dell’Austria alla Germania, nel 1938, Hitler poté finalmente entrare in possesso di quell’arma considerata così poderosa da trasformarlo nell’uomo più potente del mondo. Da quel momento venne nascosta a Norimberga e lì rimase per qualche anno, prima che anche gli Alleati capissero l’importanza di entrarne in possesso. Continua…
Mai capito perchè ambire al potere…al fine di soggiare i popoli, Sono megalomane e tanto ambizioso, ma l’idea di sottomettere a me, alla mia persona intere etnie, imporre ad essi la mia persona tramite ed attraverso la forza…piuttosto che condividere il loro sapere, le loro tradizioni…in pace ed amichevolmente è qualcosa che mai comprenderò e nemmeno mai capirò come un qualsiasi essere possa bramare questo. Il potere non è MAI completo quando lo stesso si esercita solo attraverso il soggiogare l’altrui libertà.
Si esercita un vero e proprio potere quando si possiede il cuore e l’amore di interi popoli…non quando se ne possiede la paura ed il terrore….
un uomo è grande quando non vuole dominare nessuno e da nessuno vuole essere dominato
Ben detto, Massimo Giusti. L’aspirazione al potere è, secondo me, una forma di mitomania, di narcisismo, di insicurezza da compensare in qualche modo. Una persona sana cerca e trova gratificazione in altre forme di affermazione della propria personalità.
Mi associo a quanto detto da Massimo Giusti.
A mio parere si soggiogano gli altri perchè si ha paura di essere soggiogati, ma ciò significa non essere maturi.
La lancia come la sindone, santo graal ecc. sono credenze popolari su cui sono stati scritti romanzi e storie. Storicamente (a parte i vangeli “ufficiali”) nulla si dice su tali oggetti. A questi oggetti si attribuiscono poteri quasi magici e alcune menti nel passato e nel presente hanno pensato di appropriarsene per ottenere potere, invincibilità o immortalità. Anche oggi alcuni capi di stato ricorrono a periodiche consultazioni di veggenti e maghi (??) per conoscere il futuro o aumentare il loro potere ma non vuol dire che sia realtà
A parte quanto sopra, aggiungo alla prima risposta che sarebbe bello quanto utopico che le persone potessero vivere assieme condividendo cultura ed esperienze ma sin dalla antichità ogni cultura si è formata anche con l’acquisizione non certo pacifica di altre. La dialettica reale e non quella falsa della tv non fa parte della nostra specie dove chiunque ambisce ad affermare giornalmente e su chiunque il suo “punto di vista” . Certo si possono usare le parole e convincere la altre persone (6 miliardi), ognuna diversa anche per lingua e religione ma è più facile e sbrigativo soggiogarle (anche solo mentalmente) dopo essere arrivati al potere con ogni mezzo..
esiste anche il delirio d’onnipotenza
Interessante
É molto interessante. Grazie
Si racconta che GlibAmricanib, con il Generale Patton abbiamo a sua volta trafugati la reliquia per farne una copia e per poi restituire a vienna e al suo Museo una copia