Scoop di LIVE NON E’ LA D’URSO: Patrizia De Blanck è davvero la nipote del Duce?

E’ proprio vero. I segreti, prima o poi, vengono a galla. Come quello su Patrizia De Blanck e le sue origini. “Non posso più tacere, il Duce era mio nonno“. Questa è la notizia bomba emersa dagli archivi di un noto settimanale che pubblicherà, in versione integrale, l’intervista della contessa in cui si racconta e parla delle sue origini.A svelarlo il giornalista e scrittore Giangavino Sulas che, nel salotto di “LIVE NON E’ LA D’URSO“, avrebbe portato le prove per cui la De Blanck non sarebbe figlia del Conte Guillermo De Blanck y Menocal ma di Asvero Gravelli, gerarca fascita e figlio illegittimo di Mussolini. Gravelli a Predappio possedeva una tipografia frequentata dal Duce che, un giorno, rimane stregato dalla bellezza della moglie del proprietario. La conquista e dal loro breve incontro la donna dà alla luce Asvero.

“La mia famiglia nasconde un segreto che riguarda la nascita mia e di mio fratello Dario, continua la contessa. Il nostro vero padre fu Asvero Gravelli, ma noi siamo stati allevati dal conte Guillermo de Blanck y Menocal, il quale sposando mia madre Lloyd, ci riconobbe come i suoi figli legittimi. Dario e io ci sentiamo tali e siamo orgogliosi del blasone che ci spetta di diritto. Comunque, non dobbiamo certo vergognarci del nostro vero padre, un uomo onesto, coltissimo, che tutti indicavano come il figlio di Mussolini”.
“Era un segreto di famiglia destinato rimanere tale e ne parliamo soltanto per tratteggiare meglio la figura di Asvero Gravelli – sostengono Patrizia De Blanck e il fratello – senza aver mai pensato di trarre vantaggio da questa parentela. E’ certo che nostro padre fu quasi un angelo custode per Mussolini, godendo della sua incondizionata fiducia. Basti pensare che abitava in Via Cornelio Celso, a pochi metri da Villa Torlonia, la residenza ufficiale del Duce, in modo da poterlo raggiungere in qualsiasi ora del giorno e della notte”. Di suo padre, la contessa de Blanck ha un ricordo struggente: “Da bambina ricordo un signore dolce e sorridente che veniva a farci visita. Mi prendeva in braccio, mi coccolava e quando mi lasciava aveva lo sguardo malinconico. Se chiedevo alla mamma chi fosse, lei rispondeva che era un amico simpatico e niente di piu'”.

 

Ma gli scoop non finiscono qui. Patrizia non sarebbe solo una Mussolini, ma non sarebbe neanche una contessa. In base agli studi effettuati dalla redazione del settimanale “Oggi” e dal direttore Umberto Brindiani emergono dubbi sul titolo nobiliare. Sembra, infatti, che il padre adottivo della De Blanck sarebbe conte perché un suo antenato ha ottenuto il titolo nel 1400, in seguito a una donazione ma nell’elenco ufficiale della nobiltà italiana, edito nel 1921, non risulta nessuna famiglia De Blanck. Insomma quello che avvolge la vita della contessa è un mistero nel mistero. Chissà se, una volta fuori dalla casa del GF Vip, ci darà la sua versione? Ma intanto cosa si scoprirà sulle sue nobili origini nella prossima puntata di LIVE NON E’ LA D’URSO?

https://www.mediasetplay.mediaset.it/article/livenoneladurso/giangavino-sulas-patrizia-de-blanck-e-stata-adottata-e-potrebbe-essere-la-nipote-di-mussolini_b100001020_a15339

 

In collaborazione con Nausica Samela

La redazione della Pagina Mancante
Matteo Cappella
@mrcape1
Alessandro Cracco
@alessandrcracco

 

 

Mamma sono diventato cattivo: i criminali della storia erano tutti “bimbi bravissimi” e “mammoni”

Mussolini, Hitler, Stalin, Bin Laden e anche Al Capone. Sono solo alcuni dei personaggi passati alla storia per essere diventati malvagi tiranni, spietati dittatori e pericolosi criminali.

Figure inebriate e corrotte dal potere, diventate purtroppo celebri per aver lasciato un solco profondo nella storia dell’umanità, causando anche guerre e milioni di morti.

Cattivi, con un lato umano molto discutibile o addirittura assente. Eppure, come tutti, anche questi uomini accecati dalla follia hanno avuto una madre. Ovvero inediti rapporti genitore-figlio che probabilmente hanno condizionato le loro vite e la loro crescita, incuriosendo molto gli studiosi…

La Pagina Mancante di questa vicenda ha fatto quindi emergere una sconcertante verità: questi uomini – tra i più pericolosi e temuti di sempre – erano bravi bambini che amavano profondamente la loro mamma! Non solo, in alcuni casi, erano addirittura ritenuti timidi, introversi e un po’ “mammoni”; vittime di una relazione morbosa e a tratti distorta con il seno materno che li aveva allattati…

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